Racconti semiseri di una coppia adottiva.
Fra i tanti dubbi che possono passare per la mente di una coppia di genitori adottivi c'è la modalità con cui dire al proprio figlio/a del perchè è stato adottato.
Una sera come tante altre aspettando l'ora di cena stavo controllando la posta al computer mentre nostro figlio giocava in sala vicino a me. "Papà dov'è la mamma?" "Penso sia in cucina a preparare la cen..."
Mi fermo perchè intuisco che la domanda non era così banale, mi sono girato e ho guardato due enormi occhi che mi guardavano fisso indagatori.
"...ma di quale mamma parli?" "La mamma che mi tenuto nella pancia!"
Aiuto! un brivido gelato mi ha attraversato la schiena.
"Mamma, quando hai un attimo di tempo puoi venire in sala? ...SUBITO.... ORA! MUOVITI!!!" Cosa si può raccontare ad un bambino di 4 anni che ti fà questa domanda? Sei stato abbandonato? Ci sono centinaia di migliaia di bambini, per non dire milioni, nel così detto terzo mondo che sono in pericolo di vita? Che hai avuto fortuna a nascere senza aids.
Forse semplicemente raccontare la verità! Semplice come la si può raccontare ad un bimbo e semplice come dovrebbe sempre essere.
"Vieni un attimo in braccio; ecco così. Sai noi non sappiamo dove è la mamma che ti ha tenuto nella pancia e neanche perchè non poteva tenerti; sappiamo che eri in un orfanotrofio insieme a tanti altri bambini come te! Noi volevamo essere un papà, e una mamma con un bimbo e ci hanno dato a te! In fondo non siamo così
male vero?"
Il nostro piccolo inclina la testa da un lato, ci pensa un attimo e risponde: "Vabbè, si vede che non poteva tenermi perchè è povera.
Cosa si mangia?" E la nostra risposta alla domanda così elaborata affonda nuovamente nella mente del nostro bimbo distratto dalla fame e dalla voglia di giocare. Per questa volta ci è andata bene, quando sarà più grande rifarà la stessa domanda e questa volta la nostra risposta potrebbe non essere così facile da dirimere!
Il giorno dopo andiamo a cena con amici ed il piccolo L. di nove anni letteralmente ronza intorno al padre come una mosca. E' innegabile che vuole qualcosa ma cosa? Alla fine il padre chiede: "ma L. si può sapere cosa vuoi?" L. per tutta risposta sussurra qualcosa all'orecchio del padre: "Papà posso...bzzz...bzzz...bzzz?" Il padre diventa rosso, poi viola, poi bianco e risponde: "ma,...ecco,...chiedilo tu!" ed il piccolo L. fieramente si gira verso noi due e dice: "Perchè voi due non avete fatto un bambino e siete andati a prenderene uno marrone?" Il padre di L. oramai ha preso fuoco, tanto è rosso di imbarazzo.! Un lampo di saggezza(?) mi suggerisce la risposta: "Perchè non possiamo averne.
Noi due eravamo una mamma ed un papà senza bambino, lui era un bambino senza mamma e papà ed abbiamo deciso che sarebbe stato bello stare insieme! Cosa ne pensi?" L. ci pensa un pò poi decide che è soddisfatto e risponde: "Certo! ho un' altro amico con cui giocare!"